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Description
L’attuale chiesa, altro non è che il risultato dei vari ampliamenti di un’antica cappella preesistente alla seconda metà del XIV secolo, dove “Iddio per i meriti del Santo, operava non pochi miracoli”. Il primo sostanziale ampliamento è il frutto dell’arrivo a Turi dell’Ordine Francescano dell’Osservanza, voluto dalla Famiglia Moles e concesso da Papa Gregorio XIII, nel 1575. I lavori alla chiesa e convento furono molto rapidi, e ultimati già nel 1580. Le due strutture avevano tutte le caratteristiche dell'architettura francescana. Il convento e i suoi monaci, affidatari della propagazione del culto verso il Patrono Principale della città, San Giovanni Battista, resterà attivo sino al 29 novembre 1865. Risale invece al 1837, l’ultimo ampliamento della chiesa e la costruzione in stile neoclassico della nuova facciata, in seguito all’ultimo miracolo del Santo ricordato per acclamazione popolare nell’epitaffio commemorativo scolpito sulla facciata. L’interno della chiesa ad aula presenta sul lato destro il susseguirsi di quattro profonde cappelle, che si oppongono rispettivamente sul lato sinistro a quattro altari in pietra poco profondi. L’altare maggiore vede una pregevole tela della “Madonna col Bambino e San Giovannino”, opera di Gaspare De Populo del 1618. Rappresentativo al massimo dell’arte francescana, è il Calvario ligneo realizzato da Fra Angelo da Pietrafitta secondo i dettami francescani della controriforma, e la tela dell’Immacolata di Fra Antonio da Conversano. Al suo interno vi sono inoltre altre importanti tele di Donato Paolo Conversi, e Alonso de Corduba. Importante è anche la presenza di un San Giovanni ligneo seicentesco e quella di varie opere scultoree ottocentesche, come il Sant’Antonio, il San Pasquale Baylon e il San Giuseppe.
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