Cosa offriamo
Description
Il territorio di Turi è anch’esso ricchissimo di grotte carsiche e inghiottitoi, con quella dedicata al culto del Santo evangelizzatore della Japigia, l’unica ad essere accessibile e degnamente studiata. Questa grotta risulta adibita al culto religioso almeno dal periodo medievale con la presenza di vari altari oggetto di più culti nel tempo soppiantati da quello verso il Santo leccese. La Parodosis Oronziana, vuole che la definitiva consacrazione e utilizzo del luogo per il culto verso il santo leccese, sia avvenuta all’indomani della pestilenza degli anni 1656-1658, in cui morirono circa 800 turesi, quando lo stesso Santo promettendo d’intercedere per la fine del virulento morbo, ne indicò ad una verginella in preghiera, il dimenticato accesso. La grotta nel ‘700 è divenuta la cripta della grande chiesa costruita al di sopra per proteggerla dagli eventi atmosferici e garantire il sempre maggior afflusso di devoti. Al suo interno custodisce un pregevolissimo altare, in cui la parte di maggior pregio è proprio il grandioso pavimento settecentesco, composto da 238 mattonelle maiolicate dal fantasioso e variegato repertorio ornamentale della ceramica Laertina della prima metà del ‘700 di cui lo stesso pavimento ne rappresenta il più significativo catalogo decorativo.
Giorni e orari di apertura
Su prenotazione
Servizi offerti
Visita in un luogo di culto, Visita un punto di interesse
Lingue parlate
Italiano, Inglese
Fascia di prezzo
€
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